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«B» come Basaglia

Il recupero dell’archivio dell’ex Ospedale Psichiatrico di Gorizia

Audio-documentario realizzato dal Laboratorio di produzione podcast di Radio Fragola Gorizia

Prodotto da:

Cooperativa La Collina

con il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria 2 (Bassa Friulana e Isontino)

Interviste, montaggio, editing:

Francesco Candura, Massimiliano Chiusoli, Paola Martinuzzi, Andrea Olivieri, Naomi Piani, Elisa Stocco, Adam Zuliani

 

 

Prima parte: l’archivio (15′ 37”)

Archivio del Parco Basaglia - Gorizia 14/09/2015

Come nasce e si sviluppa il lavoro di recupero di un archivio amministrativo che copre un arco temporale che va dagli anni Trenta a metà anni Ottanta. Le difficoltà. Il coinvolgimento di utenti del DSM nel lavoro di inventario e analisi. Le ricerche storiche. I temi che l’analisi dei materiali sollevano. |

 

Seconda parte: Basaglia a Gorizia (19′ 43”)

L’esperienza negli anni Sessanta di Franco Basaglia a Gorizia, in parallelo con quella di un giovane goriziano assunto dallo stesso Basaglia come infermiere al suo arrivo nella città isontina. Lo sconcerto di entrambi nel venire a contatto con la realtà durissima della psichiatria, rimasta identica nel corso dei decenni. La carica di cambiamento impressa a quella realtà e alle vite individuali da un giovane medico.

 

Terza parte: la città nella città (18′ 30”)

Il caso Miklus e la fine dell’esperienza di Basaglia a Gorizia. Il rapporto della città con il suo manicomio. La percezione e la realtà di una città nella città. I limiti della riforma e il rischio di tornare a erigere muri e a isolare i “diversi”. La necessità di coltivare la memoria e preservare i documenti.

 

Interviste a:

Sara Fantin, archivista

Ilaria Bastiani, operatrice e aiuto archivista

Daniele, aiuto archivista

Giorgio, aiuto archivista

Massimiliano, aiuto archivista

Franco Perazza, ex direttore del DSM di Gorizia

Enzo Quai, ex infermiere dell’OPP di Gorizia

Nereo Battello, avvocato

Maja Monzani, logopedista e insegnante

Mauro Radigna, operatore psichiatrico e musicista

 

Musiche:

Josef Suk, Beethoven Sonata No.9 A Major Kreutzer

Pat Metheny, One quiet night

Pat Metheny, Song for the boys

Nick Jonah Davis, Farewell Sad Flower

 

Strumentazione usata:

Zoom Handy Recorder H4n

Olympus Digital Voice Recorder WS-832

Reaper Audio Workstation

 

Il laboratorio

Nato per volontà del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria 2 (Bassa Friulana e Isontino) con la collaborazione di Cooperativa La Collina e Radio Fragola di Trieste, il laboratorio coinvolge dall’estate 2016 utenti, operatori e volontari dell’ambito psichiatrico goriziano in alcuni spazi dell’ex Ospedale Psichiatrico di Gorizia, quello che oggi è conosciuto come “Parco Basaglia”.

A partire dall’idea di una webradio con sede all’interno del parco, nasce un laboratorio in grado di produrre professionalmente materiali audio per raccontare storie ed eventi, con particolare attenzione per i modi e i linguaggi nei quali la comunicazione radiofonica cambia attraverso l’immediatezza e la riproducibilità consentiti dalla rete. Il lavoro redazionale è quindi finalizzato alla realizzazione di audio-documentari, reportage radiofonici, audio-drammi e altri prodotti “finiti” da disseminare nella rete seguendo la filosofia del “fare meno, fare potente”.

 

L’idea del documentario

Il primo prodotto del Laboratorio è un audio-documentario dal titolo evocativo: «B come Basaglia – Il recupero dell’archivio dell’ex Ospedale Psichiatrico di Gorizia». Un viaggio in tre puntate che, raccontando l’esperienza di un altro progetto attivo da poco più di un anno nel Parco Basaglia, di fatto diventa anche un modo per recuperare la memoria di un luogo attraversato da sofferenza e isolamento ma anche da slanci di cambiamento e di iniziative collettive per il benessere della comunità nel suo complesso.

La concomitanza di due progetti gestiti dalla stessa cooperativa – il recupero dell’archivio e il laboratorio radiofonico – ha rappresentato una coincidenza fortunata ma anche la dimostrazione che è possibile ripensare la comunicazione di ciò che si fa, potenziando attività che rischiano di essere poco divulgate. Rendere pubblico il lavoro di recupero dell’archivio, grazie al documentario, permette di tracciare i possibili sviluppi del progetto stesso, che infatti nei prossimi mesi, terminata la prima fase di sistemazione dell’archivio stesso, dovrebbe finalmente entrare nella sfera di interesse dei divulgatori storici, mettendo a disposizione i propri materiali a scopo di ricerca.